Curling, Tour Challenge: l’Italia vince all’esordio sia fra gli uomini che tra le donne

Nella giornata di martedì 1 ottobre è cominciato l’Hearinglife Tour Challenge, primo dei cinque tornei del Grand Slam of Curling della stagione.

L’appuntamento tenuto nella città canadese di Charlottetown rappresenta l’atto inaugurale del circuito al quale partecipano le migliori squadre del mondo.

La prima fase del torneo segue la formula del triple knockout. Sostanzialmente, per raggiungere i quarti di finale, è necessario vincere 3 partite. Al contempo, si viene eliminati alla terza sconfitta.

L’Italia maschile – composta da Joël Retornaz (Fiamme Oro), Amos Mosaner (Fiamme Oro), Sebastiano Arman (Fiamme Oro) e Mattia Giovanella (Fiamme Gialle) – ha cominciato la propria avventura affrontando gli statunitensi del Team Dropkin.

Gli azzurri si sono imposti per 6-3 in una partita più equilibrata di quanto non dica il punteggio. Si è infatti arrivati al giro di boa del quarto end sul punteggio di 2-2.

La compagine tricolore è riuscita a spezzare l’equilibrio nel quinto parziale, marcando 2 punti. Dopo un altro botta e risposta, gli americani sono stati costretti a rischiare nell’ultimo end, subendo alfine una mano rubata. 

Retornaz e compagni torneranno sul ghiaccio alle 21.00 di mercoledì 2 contro, sfidando i canadesi del Team Dunstone.

L’Italia femminile – rappresentata da Stefania Constantini (Fiamme Oro), Giulia Zardini Lacedelli (C.C. Dolomiti), Angela Romei (Fiamme Gialle), Elena Antonia Mathis (C.C. Dolomiti) e Marta Lo Deserto (Fiamme Gialle) ha esordito contro le canadesi del Team Einarson.

È arrivata un’affermazione anche per le ragazze, che hanno piegato le avversarie 6-4 dopo un match perennemente in equilibrio. Determinante è stato il settimo end, nel quale le azzurre hanno messo a segno 3 punti.

La squadra italiana disputerà la sua seconda partita alle 17.00 di mercoledì contro le canadesi del Team Homan.

A questo link sono reperibili tutti i risultati e il programma completo del Tour Challenge.

Foto credit: Anil Mungal

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