Allround: primati personali di Giovannini e Lollobrigida
Calgary, Canada, Olympic Oval: uno dei ghiacci più veloci al mondo, degna cornice per i Mondiali Allround. L’Italia si presenta a ranghi ridotti: Andrea Giovannini e Francesca Lollobrigida a cercare un posto nell’élite. Il finanziere azzurro parte subito con il pattino giusto, facendo crollare i primati personali sulle due distanze: 500 e 5000m.
Distanza corta: il trentino di Baselga di Pinè, in batteria contro l’olandese Douwe de Vries, stampa un 36.57 (contro il suo personale precedente di 36.86) che vale il quindicesimo posto ex aequo al’austriaco Bram Smallenbroeck; l’olandese, ventesimo si ferma a 37.11.
In testa, il canadese Denny Morrison saluta la compagnia con il 34.98, 66 centesimi meglio del russo Denis Yuskov (35.64) e del polacco Zbigniew Brodka (35.78); decimo l’olandese Sven Kramer con il suo 36.20.
La sorpresa, in negativo, si chiama Koen Verweij: il campione del mondo in carica cade, si fa male ad un ginocchio, non finisce la gara e annuncia il ritiro dal Mondiale. Addio sogni di gloria!
Per Giovannini la partenza è promettente e poco dopo arriva la conferma nel regno di Sven Kramer: i 5000 vinti, manco a dirlo, dall’olandese in 6:07.49. Distanza, comunque assai più gradita all’azzurro. In batteria, Andrea, fissa il cronometro sul 6:23.62: non vede nemmeno il rivale giapponese Shane Williamson (6:34.92). Secondo primato personale migliorato dal trentino che abbassa di 1.62 secondi, rimanendo così nei top ten, al nono posto e chiudendo la prima giornata in dodicesima posizione, 5 punti e 95 dietro Kramer.
Inizia bene anche Francesca Lollobrigida: non solo vince il testa-testa con la bielorussa Marina Zuyeva, ma abbassa il crono personale di 1.02 secondi, fissando il tempo sui 40.00 netti, per la diciassettesima piazza. Successo, invece per la statunitense Heather Richardson in 37.11.
Sulla distanza più lunga, i 3000 non va altrettanto bene alla portacolori dell’Aeronautica Militare: 4:09.50 per il quindicesimo posto, contro il 4:07.11 della giapponese Miho Takagi.
La romana si attesta in diciassettesima posizione, mentre davanti a tutte è la Richardson che termina nona sulla lunga distanza.