Alps Hockey League, l’Asiago conquista l’accesso diretto ai quarti di finale playoff. Fassa, Gherdeina ai pre-playoff
Serata di prime decisioni nella sesta stagione della Alps Hockey League. La settima giornata della seconda fase regala alcune certezze. I Campioni d’Italia della Migross Asiago vincono a Cortina per 2:1 all’overtime e conquistano l’accesso diretto ai quarti di finale. Il Fassa è sconfitto a Lustenau per 5:3 e non può ambire ad un accesso diretto ai quarti di finale e dovrà passare dai pre-playoff. Nel Girone B di qualificazione il Gherdeina si aggiudica il match contro il Feldkirch per 3:1 e conquista un posto nei pre-playoff. Nel Girone A di qualificazione anche il Salisburgo si qualifica per i pre-playoff.
L’Asiago vince all’overtime per 2:1 a Cortina ed ora ha ben nove punti di vantaggio sul Renon (sconfitto in casa dallo Jesenice) ma ben 13 proprio sugli avversari di serata. In questo modo i Campioni d’Italia in carica accedono ai quarti di finale e sono la prima formazione a raggiungere questo obbiettivo in maniera certa. Derby molto combattuto e gradevole che si è risolto con la rete di Salinitri al supplementare. Gli ampezzani, al 5° posto del Master Round, rimangono sempre in lizza per una qualificazione diretta ai quarti quando mancano 3 giornate al termine della seconda fase.
Di nuovo un derby veneto, il quinto stagionale dopo quello giocato anche nella fase finale della IHL- Serie A ed in cui hanno sempre vinto i giallorossi. I padroni di casa schierano in porta Sandro Lancedelli come titolare ed il suo back-up Martino Valle Da Rin. Ma anche nella formazione stellata manca il titolare Gianluca Vallini. Al suo posto Luca Stevan e suo vice Andrea Longhini.
Il primo tempo si conclude a reti bianche ma la gara è assolutamente godibile e combattuta. Tuttavia le difese prevalgono sugli attacchi e quindi non ci sono molti dischi giocabili. Gli unici brividi si corrono intorno alla metà del periodo quando si assiste ad una fiammata con le chance di Basaraba per i biancocelesti e Giliati per i giallorossi. Negli ultimi minuti di gioco i padroni di casa possono giocare in powerplay, ma la difesa stellata regge bene, così come Stevan che si fa trovare pronto su un paio di conclusioni ampezzane.
Inizio del secondo caratterizzato da alcune azioni con un Asiago che cresce ed un Cortina che incappa in alcuni errori d’impostazioni. Daniel Mantenuto sfiora la prima marcatura ospite. Giallorossi che mettono pressione per un goal che è nell’aria. Un rimbalzo in balaustra favorisce l’inserimento dei vicentini che sbloccano il punteggio con un rimbalzo di Giordano Finoro dopo un tiro dalla distanza degli stellati (23’). L’Asiago continua ad essere avvantaggiato dagli errori ampezzani ma Lancedelli sventa su una ghiotta occasione di Giliati. Il Cortina si affida a Basaraba che impegna Stevan così come dall’altra parte, in inferiorità, Lancedelli sventa su Vankus. Arriva poi una penalità per Michele Marchetti, che lascia i suoi per un minuto in doppia inferiorità: il Cortina ci prova ma non riesce a trovare il pari. Gli ampezzani nei restanti minuti della frazione sembrano avere un ritmo più alto dei Giallorossi ma non riescono a battere la guardia di Luca Stevan che si fa trovare sempre pronto.
Terzo tempo spumeggiante con due formazioni che si affrontano a viso aperto. Nella corsa tra il Cortina che cerca il pareggio e gli ospiti il raddoppio vince la formazione di casa con la rete della parità di Riccardo Lacedelli lasciato libero di colpire dopo un bel lavoro di De Zanna in zona neutra (46°). Il match ora è molto emozionante con Mantenuto che per poco non riporta gli stellati in vantaggio. I due giovani portieri continuano ad essere protagonisti con parate importanti e per un terzo periodo che si chiude in parità. Il tempo supplementare si apre con un powerplay per il Cortina. In 4 vs 3 l’Asiago si difende alla grande, concedendo ai padroni di casa un solo tiro, terminato tra l’altro fuori porta. Tornati in parità e in situazione di 3vs3, l’Asiago piazza la zampata decisiva con Salinitri che parte dalla zona di difesa, si fa tutto il campo, salta Michael Zanatta e deposita il disco alle spalle di Lancedelli, regalando così la vittoria ai suoi.
Nulla da fare per il Renon. Nel big-match della settima giornata del Master Round, i Buam cadono in casa per 2:7 contro Jesenice. Per la quarta volta in stagione, il team di coach Santeri Heiskanen deve cedere ai Red Steelers sloveni. La compagine di Collalbo (sempre al 2° posto) ora si ritrova alle spalle, ad un solo punto di distanza, proprio i balcanici nel rush finale a tre giornate dal termine della seconda fase.
La partita clou è iniziata da soli 117 secondi, quando Glavic deve andare in panca puniti. I Rittner Buam, che devono fare a meno di Frei, sfruttano il power play con freddezza. In un primo momento Froberg esce vincitore dall’attacco di Lutz, ma poco dopo deve arrendersi a un tiro in backhand di Sharp (3’09”). La rete subita sembra dare la sveglia alle linee slovene, perché lo Jesenice reagisce subito. Elo pareggia con un tiro nell’angolino (5’28”). Anche in seguito gli ospiti continuano a pressare, ma vengono costantemente fermati da Smith. Nei minuti conclusivi i Rittner Buam tornano a essere pericolosi, ma sono sfortunati quando un tiro di Lutz finisce sul telaio della porta (16°). Così, al termine di un primo drittel molto avvincente, si va negli spogliatoi sull’1:1.
Nella seconda frazione di gioco la partita si appiattisce. Forse dipende anche dal fatto che la rete dell’1:2, arrivata con un tiro deviato da Brus, viene osservata dagli arbitri alla prova video per più minuti prima di essere convalidata (24’21”). Il gol arriva con lo Jesenice in superiorità numerica. Dopo un contropiede e un assist magistrale di Viikila, Pance, lasciato imperdonabilmente libero nello slot, segna addirittura il 3:1 per gli ospiti (34’47”). La reazione dei blu-rossi tarda ad arrivare, così nel frattempo passano i cinque minuti rimanenti del secondo drittel.
Del tutto diverso è il drittel conclusivo. I Rittner Buam pressano per accorciare le distanze, all’inizio senza preoccupare più di tanto gli avversari. Al 47° minuto arriva la liberazione con Manuel Öhler che intercetta un tiro di Osburn, tira e batte Froberg per la rete del 2:3. La squadra del Renon cerca il pareggio, mentre lo Jesenice continua a essere forte in contropiede e poco dopo la rete dei Rittner Buam spreca con leggerezza un due contro uno. Proprio un contrattacco di questo tipo è fatale alla squadra di Heiskanen a sette minuto dal termine: dopo un’azione solitaria per metà campo Svetina serve Sotlar e quest’ultimo batte Smith che subisce il quarto gol della serata (52ß51”). I Rittner Buam non riescono più ad opporre resistenza e nei minuti finali lo Jesenice segna altri tre gol con Sotlar, Brus ed Elo.
Anche la trasferta di Lustenau non si conclude bene per il Fassa che subisce la settima sconfitta consecutiva da quando è iniziata la seconda fase. Nonostante il doppio vantaggio nel primo periodo, i Falcons poi devono cedere al ritorno dei Leoni del Vorarlberg che fanno loro il match negli ultimi 10’ di gara con il 5:3 finale. Il Fassa ora è sempre all’ultimo posto del Master Round con un punto solo all’attivo e deve quindi rinunciare all’accesso diretto ai playoff ed, invece, dovrà passare dagli insidiosi pre-playoff se vuole andare ai quarti di finale della Alps.
I Falcons sono ospiti del Lustenau con cui all’andata hanno racimolato l’unico punto di tutto il Master Round nella sconfitta allo Scola per 2:3 ai rigori. Il Fassa è privo dell’ungherese Adam Vay che proprio una settimana si è infortunato dopo 26 minuti di gioco in quel di Asiago. Questa sera c’è un ulteriore avvicendamento nella porta dei ladini. La gabbia è di Tommaso Zanardi che aveva esordito in Alps sabato scorso nella sconfitta casalinga contro il Renon giocando gli ultimi 10’ minuti del match. Il back-up è Domenico Dalla Santa. Il coach Marco Liberatore, altresì, non può disporre di Biondi e Spimpolo.
Nonostante un maggiore possesso del disco dei padroni di casa, è il Fassa a sbloccare il punteggio. Dopo circa 5’ di gioco, la rodata coppia Tedesco (assist) – McParland, (goal) tra le più prolifiche di tutta l’Alps, realizza la prima rete. Poi i ladini sono bravi a respingere una superiorità austriaca. Le cose sembrano andare molto bene ai fassani che in quattro contro quattro trovano un meritato 2:0 con Lindgren a soli 46 secondi dalla prima sirena.
Partita molto interessante anche nel secondo periodo. Il Fassa ha mantenuto il controllo delle operazioni ma si è scontrato con un Hanses in grande spolvero. Così la manovra fassana, minuto dopo minuto si è affievolita, mentre il Lustenau è uscito alla distanza ed ha sfruttato l’unico powerplay a favore del drittel con l’ex Cortina Giftopoulos (34’) che ha permesso agli austriaci di chiudere sotto di 1:2 al secondo intervallo.
I buoni propositi del Lustenau sono continuati anche nel terzo tempo con il pareggio al 44° di Elias Wallenta. Il Fassa si è affidato ad una delle sue caratteristiche migliori. Al 50° minuto, Daniel Tedesco, top scorer di tutta la Alps, ha usato un attacco veloce in contropiede per segnare di nuovo per i fassani (50’). Ma l’esultanza è durata poco, perché ci sono voluti solo 23 secondi prima che il Lustenau segnasse di nuovo il pareggio (3:3) con Philipp Koczera. Il Fassa ha accusato il colpo e così al 54° minuto Stefan Hrdina ha portato avanti i Leoni del Vorarlberg per la prima volta nel match. Dopo una grande combinazione dei giovani giocatori di Lustenau, Lenz Moosbrugger e Robin Wüstner, è stato Lucas Haberl a fare 5:3 al 58° minuto. A questo punto il match non ha avuto più sussulti ed il Fassa si ritrova, così, ad 11 punti di distanza dalla zona che qualifica direttamente ai playoff. Troppi per pensare ad un recupero e così i ladini sono certi che al termine del Master Round dovranno passare dai pre-playoff se vogliono qualificarsi per i quarti.
Alps Hockey League | 24.02.2022:
Master Round:
EHC Lustenau – SHC Fassa Falcons 5:3 (0:2,1:0,4:1)
Referees: HOLZER, LAZZERI, Pace, Spiegel.
Goals: 0:1 FAS Mcparland S. (05:05 / Tedesco D. ,Felicetti L. / EQ), 0:2 FAS Lindgren E. (19:14 / Mcparland S. ,Tedesco D. / EQ), 1:2 EHC Giftopoulos R. (34:19 / Wallenta E. ,D’Alvise C. / PP), 2:2 EHC Wallenta E. (43:10 / unassisted / EQ), 2:3 FAS Tedesco D. (49:55 / Lindgren E. ,Deluca A. / EQ), 3:3 EHC Koczera P. (50:17 / D’Alvise C. ,Wilfan M. / EQ), 4:3 EHC Hrdina S. (53:34 / Haberl L. ,Moosbrugger L. / EQ), 5:3 EHC Haberl L. (57:18 / Wüstner R. ,Moosbrugger L. / EQ)
Rittner Buam – HDD SIJ Acroni Jesenice 2:7 (1:1,0:2,1:4)
Referees: GIACOMOZZI, REZEK, Bergant, Fleiscgmann.
Goals: 1:0 RIT Sharp M. (03:09 / Lutz A. ,Kostner S. / PP), 1:1 JES Elo E. (05:28 / Logar M. ,Viikila J. / EQ), 1:2 JES Brus N. (24:21 / Planko D. ,Sotlar J. / PP), 1:3 JES Pance E. (34:47 / Viikila J. ,Logar M. / EQ), 2:3 RIT Öhler M. (46:20 / Osburn Z. ,Quinz S. / EQ), 2:4 JES Sotlar J. (52:51 / Svetina E. ,Ulamec L. / EQ), 2:5 JES Sotlar J. (54:22 / Planko D. ,Stojan N. / EQ), 2:6 JES Brus N. (56:35 / Scap L. ,Svetina E. / EQ), 2:7 JES Elo E. (57:19 / Viikila J. ,Pance E. / EQ)
Cortina Hafro Hockey – Migross Supermercati Asiago Hockey 1:2 OT (0:0,0:1,1:0,0:1)
Referees: BAJT, PAHOR, Bedana, De Zordo.
Goals: 0:1 ASH Finoro G. (23:56 / Vankus M. ,Stevan M. / EQ), 1:1 SGC Lacedelli R. (46:57 / Adami F. ,De zanna R. / EQ), 1:2 ASH Salinitri A. (63:44 / Iacobellis S. ,Magnabosco J. / EQ)
Classifica Master Round
1 | Asiago | 7 | +23 | 23 | |
---|---|---|---|---|---|
2 | Renon | 7 | +7 | 14 | |
3 | Jesenice | 7 | -2 | 13 | |
4 | Lustenau | 7 | -2 | 12 | |
5 | Cortina | 7 | -4 | 10 | |
6 | Fassa | 7 | -22 | 1 |
Le prime quattro del Master Round si qualificano direttamente ai quarti di finale. Le ultime due vanno ai pre-playoff
I Red Bull Hockey Juniors si sono qualificati per i Pre-Playoffs con una vittoria per 3:1 contro il Wipptal. I Broncos, tuttavia, rimangono sempre nella zona che vale l’accesso ai pre-playoff anche se incalza dalla retrovie il Future Team
Nel primo periodo, il gioco si è svolto quasi esclusivamente nel terzo difensivo degli ospiti di Vipiteno. Il vero protagonista è stato Jakob Rabanser che ha sventato qualsiasi minaccia alla sua porta.
Il Vipiteno si è rivisto nel drittel centrale. Dopo la fase iniziale a favore dei Broncos, Jakub Borzecki, Max Mastic e Lukas Lipiansky hanno provato a segnare. Alla fine, è stato il ventenne slovacco Lipiansky a realizzare quella che sarà l’unica rete del drittel centrale.
Nel periodo finale, il difensore Lukas Necesany ha salvato sulla linea quando l’estremo Nico Wieser era già battuto. Infine, i Red Bulls hanno trovato il 2-0 al 58° minuto prima che Niklas Salo rendesse la partita emozionante ad 81 secondi dalla terza sirena(1:2). Ma a risolvere la questione ci ha pensato Rasmus Lahnaviik che a soli 51 secondi dal terzo tempo ha regalato il goal della sicurezza ai salisburghesi che hanno consolidato la loro prima posizione.
In un match dai vari volti, il Gherdeina si prende la rivincita sul Feldkirch (dopo la rocambolesca sconfitta dell’andata) con il 3:1 finale. Con questo successo, le Furie sono matematicamente ai pre-playoff e con la certezza del primo posto nel Girone di qualificazione B con già 6 vittorie su 7 incontri disputati. I ladini troveranno la seconda classificata del Girone A di qualificazione (al momento il Bregenzerwald ma mancano ancora alcune giornate)
Dopo il 4:1 contro i Vienna Capitals Silver, l’HC Gherdeina è di nuovo in casa per sfidare il Bemer Veu Feldkirch. La capolista del Girone B di qualificazione, priva di Paratoni, Fabian Kasslatter, Nocker e Luisetti, cerca la rivincita dopo che nella gara d’andata in Austria il team del Vorarlberg ha inflitto l’unica sconfitta della seconda fase alle Furie che si sono trovati anche in vantaggio per 4:1. Questa sera i ladini possono disporre di Diego Glueck dalla ICE.
Passano solo 26 secondi ed il Gherdeina si ritrova in superiorità ma la situazione non giova ai padroni di casa. Con lo scandire del primo periodo il match diventa molto interessante. I padroni di casa hanno un bel contropiede con Korhonen e Glueck e tiro finale di Oberrauch ma Caffi sventa. Il Gherdeina prova a trovare la via del goal ma Sullmann Pilser manda di poco a lato. Le Furie creano tante occasioni ma un po’ d’imprecisione e sicuramente la bravura di Caffi permettono al VEU di resistere al convinto assalto dei ladini. Tuttavia il goal non arriva neanche in superiorità nel finale di periodo per uno 0:0 che sta stretto al Gherdeina per quanto visto nei primi 20’.
Anche il secondo tempo propone alcuni temi visti nel primo drittel. Gherdeina che gioca bene e crea molto ma non segna. Il Feldkirch, però, trova la prima rete della serata con Kaider (26:54). Successivamente gli austriaci trovano il raddoppio ma la quaterna arbitrale annulla per un precedente spostamento di porta. Il VEU cresce alla distanza mentre il Gherdeina sembra molto contratto e nervoso per uno dei momenti più difficili della serata per il team di coach Musial ma con un Furlong in grande spolvero. Alla fine gli ultimi minuti del drittel vedono un Gherdeina più convinto. Dopo la traversa di Soelva, le Furie usufruiscono del 4° powerplay dell’incontro che è anche quello giusto per arrivare al pareggio con il tiro dallo slot di Galassiti che mette le due formazioni in parità (1:1) dopo 40 minuti di gioco.
Il terzo tempo rimane con gli stessi temi della fine del secondo drittel. Gherdeina che cerca di fare la partita ma non decolla ed un Feldkirch sempre sul pezzo anche perché la formazione di casa incappa in qualche penalità di troppo ma che il VEU non riesce a sfruttare. Anzi tra un’infrazione e l’altra delle Furie, il Gherdeina riesce a segnare un provvidenziale goal con Samuel Moroder che da distanza ravvicinata supera Caffi (49:31). Il match rimane sempre molto combattuto ed alla fine il goal della sicurezza per i ladini arriva a 162 secondi dalla sirena finale quando un tiro dalla blu di Selan viene sporcato nella sua traiettoria da un difensore austriaco ma tanto basta per regalare il 3:1 al Gherdeina.