Coppa Italia: vincono i Rittner Buam
RITTNER BUAM – HOCKEY MILANO ROSSOBLÙ 4:2 (1:1, 0:0, 3:1)
MARCATORI: 3.57 (1-0) Dan Tudin (S. Kostner); 9.50 (1-1) Tiziano Terzago (Petrov); 41.10 (2-1) Ingemar Gruber (Johnsson); 53.16 (3-1) Luca Felicetti (Scelfo); 53.51 (4-1) Ingemar Gruber (S. Kostner/J. Kostner); 54.08 (4-2) David Vallorani (Caletti/Fontanive)
RITTNER BUAM: Weinhandl (Fink); Ramsey-Rampazzo, Ambrosi-Borgatello, Gruber-Alber, Tauferer; Johansson-Kostner J.-Ansoldi, Felicetti-Tudin-Kostner S., Daccordo-Scelfo-Spinell T., Quinz-Spinell M.
Coach: Marty Raymond
HOCKEY MILANO ROSSOBLÙ: Caffi (Tesini); Lutz-Campanale, Murray-Waddel, Re-Lo Russo, Latin; Migliore-Petrov-Colombo, Caletti-Vallorani-Fontanive, Terzago-Borghi-Piccinelli, Folini-Gherardi
Coach: Pat Curcio
Grande attesa al Palagorà per finale di Coppa Italia tra i detentori del Renon e un Milano Rossoblù trasformato dalla cura Curcio che non vuole smettere di stupire, in una stagione che sicuramente ha offerto grandi soddisfazioni ai tifosi meneghini. Sesta presenza all’ultimo atto per i Rittner Buam, che cercano la terza coccarda tricolore, mentre il Milano Rossoblù è alla ricerca del suo primo trofeo dopo aver vinto la Serie A2 nel 2012. Roster confermati rispetto alle semifinali, con l’assenza dell’infortunato Ploner e dell’indisponibile Rissmiller (problemi personali) negli altoatesini, mentre nei lombardi manca Gron per un problema alla mano e Leone si accomoda in tribuna per il turnover, senza alcun cambiamento di linea da parte dei due coach.
Si inizia in un Agorà strapieno come durante le due semifinali, in un atmosfera sicuramente di altissimo livello per una partita che, oltre a mettere in palio la Coppa Italia, offrirà anche alla vincente la possibilità di giocare la Supercoppa Italiana della prossima stagione. Prima emozione già dopo 90 secondi, con il palo colto al volo da Waddel su perfetto inserimento dopo l’azione di Vallorani: nell’occasione Weinhandl impotente ma fortunato. Partita che inizia su buoni ritmi, Renon con maggior possesso del disco e primo squillo dalle parti di Caffi al 3.30 con un polsino di Scelfo, cui fa seguito un mischione dove si disimpegna bene il goalie meneghino. Poco dopo gli altoatesini colpiscono con Tudin, bravo al 3.56 a girare intorno alla gabbia e fulminare Caffi in velocità per l’1 a 0 del Renon, ‘che si rende pericoloso anche al sesto minuto con una controfuga di Thomas Spinell. All’8.29 è Caletti a impegnare Weinhandl con un back ravvicinato, mentre nell’azione seguente ci prova Felicetti con una bella incursione, cui fa seguito un tiro sporco dalla blu di Rampazzo deviato col gambale. Passata la paura il Milano trova la fiammata che vale il pareggio con il perfetto inserimento di Terzago che, lanciato da Petrov, arriva davanti a Weinhandl e lo fulmina nel sette. Dopo qualche minuto di relativa tranquillità è ancora Tudin a impegnare Caffi, bravo a bloccare col corpo una deviazione volante del giocatore italo-canadese al 13.30, mentre il Milano risponde con un tiro dalla media di Caletti. L’occasione d’oro capita sul disco di Colombo 90 secondi dopo, ma il suo doppio tiro dallo slot è deviato da un reattivo Weinhandl, in un match più vivo che mai e decisamente più equilibrato dopo l’ottima partenza dei Rittner Buam. La prima penalità dell’incontro arriva al 17.10 per uno sgambetto di Petrov, ma nonostante una gran pressione il Renon non riesce a rendersi pericoloso, quindi a pochi secondi dalla sirena finale un errore di Lutz libera Johansson che costringe Caffi alla deviazione con lo scudo. 1 a 1 alla prima sirena, al termine di 20 minuti molto combattuti con un’iniziale prevalenza altoatesina e una bella risposta del Milano, capace di trovare il gol con Terzago in un momento in cui Pat Curcio ha dovuto mischiare i suoi blocchi, e di resistere al meglio alla sfuriata finale dei Rittner Buam.
In apertura di secondo periodo (41.16) arriva il primo power play per il Milano, a causa di uno sgambetto di Felicetti, ma nonostante la superiorità non arriva nemmeno un tiro dalle parti di Weinhandl, protetto magnificamente dalla sua unit difensiva. Ristabilita la parità numerica, si deve attendere fino al 27.01 per il primo brivido, con un rasoghiaccio di Colombo deviato dai gambali del goalie austriaco, a cui risponde Borgatello con un tiro dalla media in un’azione di ripartenza. Al 29esimo minuto bell’azione della prima linea del Milano con Vallorani che, servito da Fontanive, trova l’inserimento di Caletti che impegna Weinhandl al corpo e si arriva così a metà tempi regolamentari con il match in perfetto equilibrio, sia nel punteggio sia nel gioco e nelle occasioni avute a disposizione dalle due squadre. La svolta potrebbe arrivare al 30.30 ma Fontanive alza troppo la mira da ottima posizione, imitato poco dopo da Daccordo, con i portieri che si salvano in entrambe le occasioni. Altro power play per il Milano al 31.40, in seguito ad una carica con bastone dell’ex capitano del Renon Ingemar Gruber, e questa volta arrivano parecchi missili dalle parti di Weinhandl (Murray, Campanale e Waddel) ma nessuno in grado di inquadrare la gabbia. Al minuto 34.37 sono gli altoatesini a sfiorare la marcatura con una bella controfuga chiusa da Thomas Spinell e parata sul ghiaccio da Caffi, quindi al 36.35 Simon Kostner si mangia un gol fatto sparando alle stelle dopo l’ottimo assist di Tudin, che aveva spostato il portiere milanese spalancando la gabbia al compagno. Il Milano torna a farsi vedere un minuto dopo, quando Petrov si ritrova in qualche modo il disco sulla stecca nello slot, ma non riesce a dare forza al suo back facendosi respingere il tiro da Weinhandl, che si disimpegna con la pinza qualche secondo dopo bloccando la saetta di Waddel dalla blu. È ancora Terzago a suonare la carica per i suoi con una doppia chance consecutiva a due minuti dalla sirena, ma il portiere austriaco è insuperabile e permette così al Renon di mantenere l’1 a 1 al suono della seconda sirena. Frazione molto equilibrata, con poche grosse occasioni equamente distribuite e soluzione del giallo da rimandare al terzo tempo.
Inizia il terzo drittel e dopo 51 secondi il Milano si ritrova con sei uomini in pista, prendendosi la penalità e regalando il secondo power play al Renon che questa volta non perdona e trova il gol del vantaggio al 41.10: Gruber ha spazio e tempo dalla blu e scocca un tiro centrale che sorprende Caffi tra i gambali e firma il 2 a 1 per i suoi. Chiaramente ora è il Milano a dover fare la partita, ma le due conclusioni di Vallorani e Campanale non hanno fortuna. Minuto 45.34 e altra superiorità altoatesina per un fallo di Lutz, ed è ancora Gruber a rendersi pericoloso seguito pochi istanti dopo da Borgatello, mentre in chiusura di power play Felicetti spara una sberla da ottima posizione che non inquadra la gabbia. Il terzino meranese del Milano prova a farsi perdonare al 49.10 ma il suo tiro centrale è bloccato da Weinhandl, quindi al 50.55 la superiorità è a favore del Milano per un ritardo del gioco fischiato a Gruber. Nei 120 secondi di power play i più pericolosi sono Murray e Campanale con due tiri dalla media distanza, ma recuperati tutti gli uomini il Renon trova il punto del 3 a 1 con un micidiale contropiede guidato e concluso da Felicetti, il cui tiro non viene bloccato da Caffi che vede il disco rotolare lentamente alle sue spalle al 53.16. Colpo durissimo per il Milano, che al 53.51 deve incassare anche il quarto gol da parte di uno scatenato Gruber, bravo in controfuga a trovare il tiro al volo su assist di Simon Kosnter. Le speranze meneghine sembrano ridotte al lumicino, e prova a riaccendere la fiamma il solito Vallorani al 54.08, abile a superare Weinhandl da posizione ravvicinata dopo il disco in mezzo servito da Caletti per il 4 a 2. La chance d’oro per i lombardi arriva al 55.31 quando il Renon viene pescato con sei uomini in pista, regalando così il power play agli avversari: il pericolo letale è però in favore dei Rittner Buam al 56.21, con Tudin che ruba un disco e si invola verso Caffi, abilissimo nel fermarlo ed evitare la chiusura anticipata del match. La difesa altoatesina comunque non concede un millimetro agli attaccanti avversari, che non riescono ad impensierire Weinhandl ed è insufficiente ai rossoblù togliere Caffi a 75 secondi dalla fine per riaprire definitivamente la contesa: i tiri di Vallorani e Caletti dallo slot non smuovono il punteggio di 4 a 2, che dura sino alla sirena finale. Grande festa dunque per il Renon, che conquista con pieno merito la sua terza Coppa Italia della storia, contro un Milano comunque volitivo ed orgoglioso che è rimasto a lungo in partita, venendo trafitto dal micidiale uno-due firmato Felicetti-Gruber in 35 secondi nel terzo periodo.
Alla sirena finale è il consigliere FISG Tommaso Teofoli, insieme a Paolo Tesini, Presidente del Comitato Regionale Lombardia, a consegnare il trofeo al capitano dei Rittner Buam Travis Ramsey, che può così alzare al cielo il terzo successo nel giro di poco più di un anno, contando la scorsa edizione della Coppa Italia e lo Scudetto vinto ad Aprile. Per il Renon si tratta della seconda Coppa Italia consecutiva e la terza della loro storia. Al Milano rimane comunque la certezza di una squadra competitiva anche per il massimo livello e l’affetto di un pubblico che ha gremito l’Agorà dando grande lustro all’evento.
Il capitano dei Buam, Travis Ramsey, riceve la Coppa Italia dal consigliere di settore della FISG, Tommaso Teofoli e da Paolo Tesini, Presidente del Comitato Regionale della Lombardia.
La Coppa Italia fa bella mostra di se tra i due capitani ed i due arbitri della gara.
Albo d’oro Coppa Italia