Coppie storiche: Marchei e Hotarek quarti, ma è l’Italia…
Di più non si poteva chiedere, sarebbe stato un sogno, certo un bel sogno, ma pur sempre un sogno! Un quarto posto è vero, ma va capito quando un risultato come questo, ad un Campionato Europeo, vale quanto una vittoria o un podio. Perché di questo stiamo parlando! A Stoccolma, Valentina Marchei e Ondrej Hotarek confermano il quarto posto, anche dopo il libero, alla loro prima uscita nella manifestazione continentale. Una coppia “Vale” e “Ondra” che, in sette-otto mesi, o giù di lì, si è letteralmente inventata bruciando le tappe, arrivando a fare quello che normalmente richiederebbe molto di più.
Provenienza da due realtà diverse: lui in coppia con Stefania Berton, lei splendida solista. Quando si riparte da zero, o quasi, non basta chiamarsi Marchei oppure Hotarek per avere il successo assicurato. E loro da zero, di fatto, sono partiti! Ovviamente non parliamo dell’ABC del pattinaggio ma di quel feeling che devi trovare quando cambi i tuoi piani, quando volti pagina.
Lo sapevano bene, ma hanno accettato questa sfida, affidandosi alle cure di Franca Bianconi, tuffandosi con entusiasmo in questa nuova avventura, reinventandosi, in parte, una nuova carriera.
Cambiare partner o addirittura passare dal singolo alla coppia non è facile e arrivare ad ottenere risultati significativi in poco tempo lo è ancor meno, soprattutto quando insieme, a livello internazionale, hai solo un paio di gare all’attivo. Ma quando si parla di Ondra e Vale, tutto si può fare!
È possibile che si facciano scavalcare dal due russo emergente, Evgenia Tarasova-Vladimir Morozov, terzo nel libero (125.89) e medaglia di bronzo, che rimangano davanti ai francesi Vanessa James e Morgan Cipres (107.16), che erano terzi dopo il corto, ma con il sesto posto dopo il libero, scivolati in quinta posizione.
Marchei e Hotarek mettono il sigillo al quarto posto con il triplo lutz in parallelo, seguito da sollevamenti di spessore e un programma senza sbavature. Il risultato? Prima di tutto il primato personale di 117.4, polverizzato nel libero; poi quello totale (175.39), infine il quarto posto.
Un successo made in Italy che non si esaurisce qui! Nicole Della Monica e Matteo Guarise concludono il libero subito a ridosso dei compagni di squadra, quinti (107.34), con una prestazione di rilevo, al punto di ottenere la miglior prestazione in carriera agli Europei, gratificata dal sesto posto finale nella generale.
Da sottolineare anche ll’esibizione per i giovani Alessandra Cernuschi e Filippo Ambrosini, in recupero dalla tredicesima piazza alla decima finale con tanto di migliore punteggio tecnico della stagione.
Italia che torna dagli Europei promossa: per la prima volta, infatti, riesce a mettere tre pattinatori nelle prime dieci posizioni ad un campionato europeo.
Ultima nota sul gran finale e relativa distribuzione di medaglie: secondo podio tutto russo (come un anno fa), ma con l’inversione delle posizioni.
L’oro, infatti, va nella bacheca degli esperti Yuko Kavaguti-Alexander Smirnov, mentre l’argento si infila al collo dei vice campioni olimpici e mondiali, Ksenia Stolbova-Fedor Klimov, che hanno lasciato l’oro sulla caduta di Klimov.
Bronzo, infine, ai debuttanti Evgenia Tarasova/Vladimir Morozov.