Curling, Retornaz: “Situazione surreale. Sul ghiaccio salviette disinfettanti e niente strette di mano”
Sul ghiaccio, nonostante tutto. La Nazionale maschile di curling, impegnata in Scozia nel torneo di Aberdeen in programma fino a domenica, vive di sentimenti contrastanti. “E’ una situazione un po’ surreale“, confida lo skip azzurro Joel Retornaz mentre, in van, viaggia con i compagni verso il campo di gare. Oggi si gioca, ma concentrarsi non è facile.
Joel, ci racconti come state vivendo questo momento lontano dall’Italia?
“Qui in Scozia la problematica legata al Coronavirus è percepita ancora poco dalle persone. Tra quello che leggiamo del nostro Paese e il contesto in cui siamo invece immersi c’è grande differenza. Qui la vita è ancora pressoché normale“.
Quale è invece la situazione sul ghiaccio?
“Ben diversa. Già in questo torneo tra le squadre non ci si dà la mano né all’inizio né alla fine della partita e per il curling è davvero inusuale, ancor più che in altri sport. Poi in campo ci premuriamo di disinfettare i manici delle scope con delle salviette e lo stesso fanno gli avversari. C’è molta attenzione, le precauzioni sono giuste“.
Ieri sera sono stati cancellati i Mondiali femminili in Canada. Temete possa accadere lo stesso per i vostri?
“Siamo in attesa di una decisione e la rispetteremo, qualunque essa sia. Ieri abbiamo appreso dell’annullamento della rassegna iridata appena prima di iniziare la nostra gara e certamente i pensieri nella nostra testa sono tanti“.
Quanto è dura restare concentrati?
“Non è per nulla facile. Noi non possiamo far altro che continuare a dare il 100% per farci trovare pronti e tentiamo di isolarci. Le eventuali riflessioni si faranno soltanto quando verrà presa una decisione definitiva. L’aspetto particolare dei nostri Mondiali è che, oltre al titolo, assegnano punti per la qualificazione olimpica. In caso di cancellazione la World Curling Federation dovrà apportare per forza dei cambiamenti al meccanismo“.
I Mondiali, al momento confermati, si svolgeranno proprio in Scozia. C’è tra di voi timore o paura?
“Non siamo tranquilli ma le squadre avversarie le stiamo già affrontando e siamo qui ormai da dieci giorni. In un Mondiale ci saranno più persone: possiamo adottare tutte le misure preventive del caso ma poi, a un certo punto, è anche un po’ il destino ad incidere“.
Riuscite a sentire con costanza le vostre famiglie?
“Sì, la tematica è sempre presente. Veniamo aggiornati da remoto e anche tra noi si parla sempre di questo virus anche se forse non ci rendiamo ancora conto bene della situazione che si sta vivendo in Italia: viverla deve essere tutta un’altra cosa“.
Hai già pensato a come rimpirai le giornate chiuso in casa nel caso dovessi tornare?
“A dire il vero io e mia moglie avevamo un po’ già iniziato ad autoisolarci. Mi sembrava la scelta più giusta alla luce delle circostanze e al giorno d’oggi, il web agevola tante dinamiche, lavoro compreso“.
E per mantenere la forma?
“Beh siamo a fine stagione e ci alleniamo a tutta da mesi… Anche una piccola pausa non guasterebbe. Ad ogni modo oggi con una sbarra per le trazioni ed il trx si possono davvero fare degli ottimi allenamenti, davvero completi“.
I ragazzi vanno al palazzetto. Dopo due partite sono a punteggio pieno con un successo per 7-5 ed un altro per 8-3. Stasera altre due sfide. In un mondo dello sport ormai fermo, una vera rarità.