Figura, Guignard-Fabbri dominano il Lombardia Trophy 2018!
Si chiude con un grande successo azzurro il week end del Lombardia Trophy 2018 – Memorial Anna Grandolfi, unica tappa tricolore delle Isu Challenger Series. Sul ghiaccio dell’Ice Lab di Bergamo, nella terza e ultima giornata di gare, Guignard-Fabbri (Fiamme Azzurre), al comando già dopo la rhythm dance, dominano anche nel libero e si impongono davanti a tutti nella danza con un punteggio complessivo di 193.28. All’esordio stagionale, la coppia vice campione nazionale mette in mostra, dopo la già bella performance di ieri, un secondo segmento da applausi: eleganti e coinvolgenti, Charlene e Marco firmano un libero da 117.25 e spiccano il volo. Gli americani Parsons-Parsons, secondi a fine gara, sono distanti infatti quasi 23 lunghezze. “Siamo davvero contenti, sapevamo che il libero era più pronto rispetto alla rhythm dance e oggi, al di là di un paio di imprecisioni, abbiamo pattinato come speravamo“, le parole a fine gara di Guignard-Fabbri. Bene anche le altre coppie azzurre: Tessari-Fioretti (Ice Lab) confermano il quarto posto con 147.70 punti mentre Moscheni-Fabbri (Ice Lab) recuperano una posizione chiudendo settimi a quota 139.79 e Calderone-Papetti (Agorà Skating Team), anch’essi in risalita di un piazzamento, ottengono la nona posizione con 129.42 punti.
Positiva poi per l’Italia anche la gara maschile, dove Matteo Rizzo (Fiamme Azzurre) conferma il 4° posto del corto terminando ai piedi del podio con 227.97 punti. Il suo libero, valutato dai giudici 142.46 punti, denota qualche imprecisione ed incertezza, come normale ad inizio stagione, ma fa emergere anche la grande tenacia del 20enne talento tricolore che porta a termine il programma con grinta e carattere, acclamato a gran voce dal pubblico di casa. Davanti a lui, inarrivabile, il giapponese Shoma Uno, vice campione olimpico e vincitore con 276.20 punti; alle sue spalle i russi Aliev e Lazukin, rispettivamente 2° (250.55) e 3° (243.45), a posizioni invertite rispetto al primo segmento di giovedì.
Photo Credit: Giacomello