Fisg, Covid 19 e sport di contatto: gli ultimi aggiornamenti
Sulla base del DPCM dell’11 giugno 2020, comma f, dal 25 giugno possono riprendere gli sport di contatto, se autorizzati dalle singole Regioni. Questo l’estratto del testo del decreto:
“a decorrere dal 25 giugno 2020 è consentito lo svolgimento anche degli sport di contatto nelle Regioni e Province Autonome che, d’intesa con il Ministero della Salute e dell’Autorità di Governo delegata in materia di sport, abbiano preventivamente accertato la compatibilità delle suddette attività con l’andamento della situazione epidemiologica nei rispettivi territori, in conformità con le linee guida di cui alla lettera f per quanto compatibili”.
Sulla base di quanto stabilito nelle linee guida delle regioni nel documento “PROPOSTE DELLA CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME PER LA RIPRESA DEGLI SPORT DI CONTATTO E SQUADRA” del 25 giugno 2020 e a cui le varie ordinanze regionali fanno riferimento, ferme restando le regole di accesso agli impianti in assenza di sintomi e la tenuta del registro delle presenze, tra le altre misure di prevenzione si prevede anche l’obbligo del “mantenimento della distanza interpersonale minima di almeno 1 metro in caso di assenza di attività fisica e, per tutti i momenti in cui la disciplina sportiva lo consente, di almeno 2 metri durante l’attività fisica, fatta eccezione per le attività di contatto previste in specifiche discipline”.
Pertanto per le attività di contatto previste nelle specifiche discipline del ghiaccio, durante gli allenamenti svolti nelle regioni in elenco aggiornato ad oggi, non si applicano le regole sul distanziamento previste dalle linee guida federali.
Abruzzo, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino, Umbria, Veneto.