Marchei e Hotarek partenza con il botto, Righini ottavo
Sorpresa e forse non ancora finita: la terza giornata dei Campionati Europei di pattinaggio di figura, alla “Ericsson Globe”, ha aperto i battenti con il corto delle coppie di artistico, dove c’era molta attesa per la neocoppia Hotarek-Marchei alla “prima europea” in insieme.
Ed è un debutto di quelli che lasciano il segno: la medaglia è ancora lì a portata di mano. La coppia azzurra ha danzato sulle musiche di “Malaguena”: intensa, vibrante, dove tutto ha funzionato a dovere con il triplo salchow in parallelo, triplo flip lanciato, doppio twist, gran trottola, insomma la coppia azzurra c’è.
E non si poteva chiedere certo la Luna, dopo soli sette mesi di “affiatamento”: terza gara internazionale, quarto posto, primato personale migliorato da 55.18 a 57.95 e terzo posto non così lontano, a 2 punti e 18.
Pronostici comunque rispettati con la coppia russa Ksenia Stolbova/Fedor Klimov (71.38) a mettere tutti in riga, sfruttando una performance culminata con il miglior punteggio tecnico e miglior valutazione del programma.
Russia che ha messo al secondo posto altri due “suoi figli” di San Pietroburgo: Yuko Kavaguti/Alexander Smirnov, autori di una prova senza sbavature ad eccezione di una piccola perdita sulla trottola in parallelo finale. Rimane il fatto che la coppia ha comunque esibito il migliore programma corto della loro stagione.
A sorpresa, la terza piazza è stato èassegnata ai francesi Vanessa James/Morgan Cipres con un nuovo programma corto, sulle note de il “Tango de Roxanne”, già presentato tre anni fa. L’ Italia, però, non è stata solo Hotarek/Marchei: in scena anche Nicole Della Monica/Matteo Guarise e Alessandra Cernuschi/Filippo Ambrosini.
Della Monica e Guarise si sono fermati all’ottavo posto (48.43) bloccati, anzi penalizzati da una caduta di Nicole sul triplo salchow e un errore sulla death spiral; tredicesimi Cernuschi e Ambrosini.
Il titolo in palio oggi, però, era quello maschile. Vittoria annunciata, già dopo il corto, confermata anche al termine del libero e se vogliamo anche storica!Non tanto per il risultato in sé stesso e l’autore che si sapeva già: lo spagnolo Javier Fernandez (262.49), quanto per l’exploit di aver messo in bacheca il terzo titolo consecutivo, impresa che non si ripeteva dai tempi del sovietico Alexander Fadeev fra il 1987 e il 1989.
Russi che, in ogni caso, si sono portati a casa gli altri due piazzamenti “d’onore” con il secondo posto di Maxim Kovtun (235.68) e Sergei Voronov (233.05). Un bravo all’azzurro Ivan Righini che, dall’undicesima piazza dopo corto, con il quinto posto del libero (143.30), ha avuto la capacità di recuperare tre posizione e chiudere ottavo (210.75).