Under 14
Anno sportivo 2024-2025

Dal rapporto arbitrale emerge che, negli ultimi secondi di gioco del secondo tempo, il predetto giocatore: caricava con il bastone (regola N59) un avversario che, in seguito all’accaduto, veniva accompagnato, dolorante, fuori dal campo di gara.
In particolare il FRENADEMEZ, trovandosi nella zona di difesa della squadra di casa, partiva in velocità impugnando il bastone all’altezza del petto e colpiva volontariamente l’avversario che si trovava a circa un metro di distanza dalla balaustra, dietro la porta della propria squadra.
Veniva così punito con una penalità maggiore (5’) più penalità di partita di cattiva condotta ai sensi della regola 59.3 del Regolamento Ufficiale di Gioco.
L’arbitro fa altresì presente che il giocatore colpito riprendeva il gioco nel terzo tempo.
Ciò premesso, tra le varie fattispecie di “carica” contemplate e punite dai regolamenti in vigore, quella effettuata con l’uso del bastone è certamente la più grave, per via delle prevedibili anche rilevanti conseguenze lesive che ne possono derivare al giocatore colpito.
Nel caso di specie la dinamica dell’azione fallosa evidenzia ancora maggiore pericolosità per l’incolumità dell’avversario, in quanto il FRENADEMEZ ha colpito l’avversario sopraggiungendo in velocità, e quindi dopo avere preso un’adeguata rincorsa, circostanza quest’ultima che, tra l’altro, fuga ogni dubbio in ordine all’intenzionalità del gesto.
Sul piano disciplinare la sanzione applicabile è quella della squalifica per la durata di 3 (tre) giornate che, anche in assenza di conseguenze lesive apprezzabili, rappresenta comunque il minimo edittale previsto dalla norma applicata.

Dal rapporto arbitrale emerge che, negli ultimi secondi di gioco del secondo tempo, il predetto giocatore: caricava con il bastone (regola N59) un avversario che, in seguito all’accaduto, veniva accompagnato, dolorante, fuori dal campo di gara.
In particolare il FRENADEMEZ, trovandosi nella zona di difesa della squadra di casa, partiva in velocità impugnando il bastone all’altezza del petto e colpiva volontariamente l’avversario che si trovava a circa un metro di distanza dalla balaustra, dietro la porta della propria squadra.
Veniva così punito con una penalità maggiore (5’) più penalità di partita di cattiva condotta ai sensi della regola 59.3 del Regolamento Ufficiale di Gioco.
L’arbitro fa altresì presente che il giocatore colpito riprendeva il gioco nel terzo tempo.
Ciò premesso, tra le varie fattispecie di “carica” contemplate e punite dai regolamenti in vigore, quella effettuata con l’uso del bastone è certamente la più grave, per via delle prevedibili anche rilevanti conseguenze lesive che ne possono derivare al giocatore colpito.
Nel caso di specie la dinamica dell’azione fallosa evidenzia ancora maggiore pericolosità per l’incolumità dell’avversario, in quanto il FRENADEMEZ ha colpito l’avversario sopraggiungendo in velocità, e quindi dopo avere preso un’adeguata rincorsa, circostanza quest’ultima che, tra l’altro, fuga ogni dubbio in ordine all’intenzionalità del gesto.
Sul piano disciplinare la sanzione applicabile è quella della squalifica per la durata di 3 (tre) giornate che, anche in assenza di conseguenze lesive apprezzabili, rappresenta comunque il minimo edittale previsto dalla norma applicata.