Nazionale, domani la sfida ai mostri sacri del Canada
Si dice che nel mondo popolato dai puck ci sia una sola terra promessa, che va dal Newfoundland fino a Vancouver. Oltre 7.000 km. di estensione, accomunati da un’unica religione: l’hockey su ghiaccio. In Canada, oltre 600.000 persone sono giocatori (e giocatrici) registrate e le piste da ghiaccio sono più di 7.000. Per fare un paragone, l’Italia ha poco meno di 5.000 giocatori (e giocatrici) registrati e 70 piste. Ma proprio il Canada sarà l’avversario degli azzurri nel sesto match del Mondiale Top Division in corso di svolgimento a Riga. La sfida è in programma domani, domenica 30 maggio, alle ore 15.15, e verrà trasmessa in diretta su DAZN. Per l’Italia il difficile compito di rialzare la testa dopo la brutta sconfitta contro il Kazakhstan, un 3-11 maturato nel terzo tempo dopo che per due frazioni abbondanti gli azzurri erano rimasti pienamente nel match.
Sfida nella sfida per una serie di giocatori che in pista indossano la maglia azzurra grazie alle loro origini italiani, ma che sono nati Oltreoceano. “E’ vero, è una partita speciale perché sono nato e cresciuto in Canada – racconta Angelo Miceli, uno dei sette “oriundi” della squadra – ma io gioco per l’Italia, per questo gruppo di ragazzi e per il nostro paese”. Il Canada è arrivato a Riga con una squadra giovanissima (poco più di 23 anni l’età media), senza stelle di prima grandezza, ma pur sempre formata da giocatori della NHL. L’avvio di Mondiale è stato disastroso, con le sconfitte contro Lettonia, USA e Germania, solo parzialmente addolcite dai sofferti successi su Norvegia e Kazakhstan. Per raggiungere il traguardo minimo dei quarti di finale, la squadra guidata in panchina da Gerard Gallant ha necessità di fare punti contro Italia e Finlandia negli ultimi due match del girone. Da segnalare i molti giocatori di origini italiane nel roster canadese: da Vilardi a Ferraro, da Dipietro a Pirri, da Mangiapane a Perfetti.
Italia e Canada si sono affrontate 14 volte, e gli azzurri sono riusciti a strappare 2 pareggi a fronte di 12 sconfitte (15-76 il computo dei gol fatti e subiti). Il primo storico punto strappato ai “mostri sacri” è datato 21 aprile 1982, il 3-3 dei Mondiali di Tampere con reti azzurre di Farelli, Bragnalo e Priondolo. In quel Canada giocava un certo Wayne Gretzky, all’epoca appena 21enne ma già stella assoluta della NHL. Il secondo pareggio, invece, risale al Mondiale di Gävle 1995, un 2-2 sigillato dalle reti di Rolly Ramoser e Figliuzzi. L’ultimo precedente risale a Minsk 2014, quando le foglie d’acero si imposero 6-1 con rete azzurra di Dave Borrelli. Di quella squadra facevano parte anche Alex Trivellato e Markus Gander, che saranno in pista anche domani pomeriggio.