Olimpiadi, Carolina Kostner è quinta e senza rimpianti: “Oggi più forte che in passato”
Recupera una posizione, chiude quinta e sorride. Carolina Kostner (Fiamme Azzurre) non ha spazio per i rimpianti: sì, non è arrivato il bronzo come quattro anni fa a Sochi, ma a Pyeongchang 2018, dopo il calvario che ha passato e il suo fiero e vigoroso ritorno alle gare da 15 mesi a questa parte, la regina del ghiaccio azzurro è ancora lì a combattere con le migliori del mondo, alla sua quarta Olimpiade e contro avversarie che hanno meno della metà dei suoi anni. Sesta dopo il programma corto, la 31enne azzurra realizza il quinto libero di giornata a quota 139.29 punti (63.64 di valutazione tecnica e 75.65 per i components) che le vale appunto la quinta posizione assoluta con il punteggio finale di 212.44.
Sulle note de “Pomeriggio di un fauno” di Debussy, Carolina compie ancora qualche piccola imprecisione – su tutte uno step out che mina la prima combinazione – e chiude con una parte tecnica inferiore alle sue rivali più dirette, ma poi, come al solito, incanta nella parte artistica, seconda soltanto alla Medvedeva. Eleganza, spirito e leggiadria che le permettono di scavalcare la giapponese Kaori Sakamoto. L’oro va invece alla 15enne Alina Zagitova, che vince il derby russo con Evgenia Medvedeva per un punto e mezzo sebbene la campionessa del mondo faccia meglio di lei nel libero. Alle loro spalle, sul terzo gradino del podio, si piazza la canadese Kaetlyn Osmond, con la giapponese Miyahara quarta. “Questa mia Olimpiade – dice la Kostner – è metafora dello sport e della vita: non conta trovare la perfezione ma scoprire i propri limiti, rialzarsi quando si cade e superare gli ostacoli sulla propria strada. Quando due anni fa sono ripartita da zero, non sapevo nemmeno se il mio corpo avesse intenzione di partecipare al progetto. Oggi posso dire che rispetto a Sochi, al di là del risultato, mi sento più forte in tutto. Anche mentalmente. Ho trovato i giusti equilibri che mi hanno aiutata a vivere questa avventura serenamente e spero la mia storia possa essere di ispirazione a chi è in difficoltà. Adesso ricarico le pile e preparo i Mondiali di Milano“.