Para Ice Hockey, è fatal Corea: l’Italia è fuori dai Giochi, ora la finale per il 5° posto
È ancora fatal Corea per l’Italia del para ice hockey. Proprio come accaduto quattro anni fa a PyeongChang, sono stati gli asiatici a infrangere i sogni di gloria azzurri alla Paralimpiade di Pechino, questa volta ai quarti di finale. Sul ghiaccio del National Indoor Stadium, i ragazzi di Massimo Da Rin hanno lottato con cuore e grinta, ma si sono arresi per 4-0 al termine di un incontro più combattuto di quanto dice il punteggio finale, deciso dalle doppiette di Jung Seung Hwan e Jang Dong Shin.
Non è bastato un super Gabriele Araudo, che ha arginato tutti i tentativi dei sudcoreani in avvio tranne la conclusione dalla distanza di Jang Dong Shin. Il numero 20 aveva già punito gli azzurri nella finale per il bronzo del 2018: grazie a un rimbalzo beffardo, ha superato ancora il portiere azzurro. Nel secondo tempo, l’Italia prova a reagire e ha una grande occasione in contropiede dopo 4’30” con Cristoph Depaoli, stoppato dall’estremo difensore asiatico Choi Jyuk Jun (subentrato a inizio ripresa), che cinque minuti più tardi dice di no anche a Matteo Marnini Remotti.
Nel momento migliore per gli azzurri, la Corea del Sud trova il secondo gol con Jung Seung Hwan, servito alla perfezione dall’autore dell’1-0 Jang Dong Shin. Il numero 14 si ripete in avvio di terzo tempo, per il 3-0 che gli vale la doppietta personale e che di fatto chiude i conti. L’Italia prova a togliere Araudo per avere un giocatore di movimento in più, ma l’azzardo non paga e la Corea colpisce ancora con la seconda marcatura di Jang Dong Shin.
Questo il commento del capitano azzurro, Gianluca Cavaliere: “Non so cosa ci sia mancato, perché abbiamo sempre dimostrato di essere una bella squadra, dando tutto quello che dovevamo fare. Come tiri più o meno siamo alla pari (17 a 15 per la Corea del Sud; ndr). Sapevamo che poteva essere una bella occasione, ma non possiamo recriminarci niente. Non si è sbloccato quello che doveva sbloccarsi, peccato perché non siamo riusciti a sfatare il tabù con la Corea del Sud“.
Così, invece, l’head coach italiano Massimo Da Rin: “Una sconfitta pesante per il risultato, ma non sotto il punto di vista del gioco. Il primo gol arrivato un po’ in condizione fortuita ci ha penalizzato, ma capita nell’hockey. Rispetto a PyeongChang ci è mancata un po’ di esperienza internazionale, ma ringrazio comunque i ragazzi per quello che hanno fatto. L’arbitraggio forse un po’ ci ha penalizzato, occasioni ne abbiamo avute tante e se avessimo riaperto la partita prima, potevamo davvero tornare in corsa, perché abbiamo giocato davvero un bel para ice hockey. In questo torneo ci sono mancati i gol perché ne abbiamo fatto solo uno nei tempi regolamentari. Comunque, il torneo non è finito e siamo pronti a giocarci il 5° posto, al momento sono soddisfatto, se sarò contento lo dirò dopo quella partita“.
Gli azzurri ora attendono la perdente dell’altro quarto di finale di oggi tra Cina e Repubblica Ceca per conoscere l’avversaria della sfida per il 5° posto, in programma venerdì alle 9.05 (ora italiana) sempre al National Indoor Stadium. La vincente del quarto di finale che si terrà nella serata cinese affronterà venerdì gli Stati Uniti (ore 13.05), mentre qualche ora prima (ore 5.05) sarà in programma l’altra semifinale tra Canada e Corea del Sud.