Para Ice Hockey, l’Italia in raduno ad Egna
Obiettivo: allargare la base da cui attingere. Questa la missione del ritiro di para ice hockey di questo weekend, a Egna, ovvero convincere nuove leve a giocare a questa spettacolare disciplina cresciuta moltissimo in Italia negli ultimi anni. L’esordio ufficiale della Nazionale azzurra alle Paralimpiadi era avvenuto nell’edizione casalinga di Torino 2006 e, dodici anni dopo, nell’ultima avventura di PyeongChang, Florian Planker e compagni sono andati vicinissimi a uno storico podio, arrendendosi soltanto nella finale per il bronzo ai padroni di casa della Corea del Sud (0-1).
Una tre giorni intensa sul ghiaccio della Würth Arena, raccontata così da uno dei veterani, Gianluca Cavaliere: «Abbiamo deciso di allargare questo ritiro a tutti per dare la possibilità a giovani talenti, come ad esempio il bolzanino Matteo Remotti, di integrarsi nel nostro gruppo. È stato bello poi riabbracciare anche Igor Stella, al rientro dopo la squalifica di Sochi nel 2014».
L’obiettivo di questa stagione sarà ben figurare all’Europeo di aprile, in Svezia. Il sogno è ripetere quanto fatto nel 2011, col trionfo continentale. “Sarà dura, ma come minimo puntiamo al podio – prosegue Cavaliere -. Non conosciamo ancora la formula, ma ci saranno squadre davvero forti, come la Russia, che questa settimana è rientrata nel Gruppo A dei Mondiali dopo aver vinto il Gruppo B. Questa tre giorni sul ghiaccio è servita per cementare l’intesa di squadra e per perfezionare l’inserimento dei 5 atleti che lo scorso anno hanno esordito al Mondiale. Una manifestazione come l’Europeo può fargli fare una crescita maggiore“.