Para Ice Hockey, Mondiali: l’Italia si arrende alla Corea ed esce ai quarti di finale
Ancora una volta è fatal Corea per l’Italia. Ai Mondiali di para ice hockey a Ostrava, in Repubblica Ceca, gli azzurri di Massimo Da Rin si arrendono ai quarti di finale alla compagine asiatica per 6-3 non riuscendo a vendicare la sconfitta di misura dello scorso anno alla Paralimpiade Invernale (1-0) nella finale per il bronzo.
La Corea del Sud è andata avanti di due reti nel primo periodo approfittando di altrettanti powerplay con Cho Byeong Seok e Jang Jong Ho. In avvio di secondo tempo il solito Sandro Kalegaris accorcia le distanze (1-2) in parità numerica ma la compagine asiatica colpisce altre due volte, sempre in powerplay, con Ryu Jee Hyune Cho (2º gol). Prima della sirena, Stephan Kafmann va in rete su assistenza di Nils Larch. Jang Dong Shin e il tris di Cho (entrambi a pari forze) mettono il risultato in sicurezza per la Corea prima che Christoph De Paoli sigli la terza marcatura azzurra. Venerdì (ore 13 in diretta streaming sulla pagina Facebook ufficiale del World Para Ice Hockey), l’Italia si giocherà il 5º posto contro la perdente della sfida di questa sera tra Repubblica Ceca e Norvegia.
“Peccato perché, avessimo vinto, saremmo entrati tra le prime quattro del mondo e potevamo giocarci la medaglia, però sapevamo che non sarebbe stato facile con una squadra molto rinnovata e con tanti giovani – spiega il veterano Florian Planker -. Oggi siamo partiti bene ma abbiamo subito la velocità dei sudcoreani che sappiamo essere dei professionisti. Ci hanno segnato 4 gol su 6 in powerplay e la chiave della partita è stata lì. Comunque possiamo crescere e imparare molto da questa partita anche perché abbiamo disputato un bel torneo. Stasera scopriremo la nostra avversaria e sicuramente sarà molto importante per noi confermare il 5º posto dell’ultimo Mondiale di due anni fa“.
“I giochi di superiorità hanno deciso la partita – spiega il commissario tecnico degli azzurri Massimo Da Rin -. Dobbiamo migliorare sotto questo aspetto, quello disciplinare, e potevamo provare a tenere un risultato più stretto sfruttando meglio qualche occasione da gol“.