Pista Lunga, le card olimpiche dell’Italia a Pyeongchang 2018
L’International Skating Union ha comunicato oggi le quote olimpiche della pista lunga per i prossimi Giochi Olimpici Invernali di Pyeongchang 2018. Il quadro definitivo dei qualificati si compone di 100 uomini e 80 donne ed è stato stilato incrociando due ranking olimpici, il primo basato sui punti stabiliti in virtù dei piazzamenti conquistati nelle quattro prove stagionali di Coppa del Mondo e il secondo sui tempi cronometrici realizzati durante le stesse. Le quote sono assegnate per nazione, con ogni paese autorizzato a schierare fino a 10 uomini e 10 donne in caso di pass su tutte le distanze (Team Pursuit e Mass Start comprese) ma comunque non più di tre atleti per ciascuna di esse ad eccezione dei 5000 femminili, dei 10.000 maschili e della Mass Start, dove se ne conteranno al massimo due, mentre per il Team Pursuit è prevista una sola squadra qualificabile.
All’Italia sono così stati assegnate 16 card olimpiche complessive, 11 al maschile e 5 al femminile, così suddivise sulle distanze:
- 1 card nei 500 metri maschili
- 1 card nei 1000 metri maschili
- 2 card nei 1500 metri maschili
- 3 card nei 5000 metri maschili
- 2 card nei 10.000 metri maschili
- 1 card nella Mass Start maschile
- 1 card nel Team Pursuit maschile
- 2 card nei 500 metri femminili
- 1 card nei 3000 metri femminili
- 2 card nella Mass Start femminile
Un quadro ufficiale ma non ancora definitivo, perché le singole federazioni nazionali avranno ora due settimane per confermare all’Isu le card loro assegnate. In caso di rinuncia, subentrerebbero le riserve già stabilite nel ranking ufficiale. L’Italia può così ancora sperare di aumentare i propri slot con Daldossi prima riserva dei 1000, Lollobrigida dei 1500 e Bugari della Mass Start maschile.
Questi però, nel dettaglio, i piazzamenti significativi nei singoli ranking dei convocati azzurri nelle quattro tappe di Coppa del Mondo grazie a cui l’Italia ha conquistato le sue 16 card attuali: Andrea Giovannini (Fiamme Gialle Predazzo) 21° nei 1500, 8° nei 5000 e 10.000, 3° nella Mass Start e con il Team Pursuit; Mirko Giacomo Nenzi (Fiamme Gialle Predazzo) 32° nei 500 e 36° nei 1000; Nicola Tumolero (Fiamme Oro Moena) 29° nei 1500, 4° nei 5000 e 10.000 e 3° con il Team Pursuit; Davide Ghiotto (Cosmo Noale Ice) 12° nei 5000, Riccardo Bugari (C.P. Piné-Pulinet) 3° con il Team Pursuit, Francesca Bettrone (Cosmo Noale Ice) 31ª nei 500 e 7ª nella Mass Start, Yvonne Daldossi (Carabinieri Selva di Val Gardena) 27ª nei 500 e Francesca Lollobrigida (Aeronautica Militare) 16ª nei 3000 e 1ª nella Mass Start. Michele Malfatti (S.C. Pergine) e Gloria Malfatti (S.C. Pergine), i due azzurri restanti nella rosa dei 10 convocati, non sono invece rientrati nei piazzamenti validi per produrre slot.
Nove dunque, considerato anche il posto riservato alla riserva del Team Pursuit, gli atleti italiani che prenderanno parte alla spedizione olimpica di Pyeongchang 2018. Da rimarcare, in particolare, l’en plein sui 5000 maschili e l’incredibile exploit dei 10.000, dove l’Italia, pur avendo piazzato tre atleti nella top ten dei primi 12 qualificati (Tumolero e Giovannini per i piazzamenti, Ghiotto per il tempo) ne potrà schierare soltanto due, ossia il massimo consentito sulla distanza. Sarà poi compito del c.t. azzurro Maurizio Marchetto, una volta ufficializzate le card definitive, diramare le convocazioni e dunque i nomi in vista della rassegna olimpica invernale in Corea del Sud.
“Sono soddisfatto di quanto ottenuto dai ragazzi perché ho visto giorno dopo giorno come hanno lavorato e questi risultati non sono altro che la diretta conseguenza del loro impegno quotidiano – le parole del c.t. azzurro -. Nella Mass Start sia maschile che femminile, nel Team Pursuit degli uomini e nelle distanze lunghe abbiamo raggiunto obiettivi davvero eccellenti, lasciandoci alle spalle nazioni ed atleti quotati. Sulle distanze brevi forse si poteva raccogliere qualcosa in più ma la concorrenza non è mai stata tanto agguerrita, con le nazioni asiatiche in particolare numerosissime e competitive come ancora non mi era capitato di vedere. Ora nel periodo che ci divide dalle Olimpiadi proveremo a mettere qualche cavallo in più nel motore e sono certo che ce la giocheremo alla grande fino alla fine“.