Short Track, il c.t. Gouadec: “Stupiremo l’Italia”
Alla vigilia dei Campionati Europei di short track in programma da domani fino a domenica al Palavela di Torino, il c.t. della nazionale italiana Kenan Gouadec racconta l’atmosfera in casa azzurra. Carico e determinato, anche lui sente la pressione, ma quella positiva di chi ha in serbo una bella sorpresa e non vede l’ora di mostrarla a tutti.
Come arriva la squadra a questi Europei?
“Lo stato di forma è davvero buono. Vedo quotidianamente questi ragazzi impegnarsi ed allenarsi con intensità ed impegno: so cosa possono dare e quali sono le loro potenzialità. Finora in gara non siamo riusciti a rispettare le aspettative ma le indicazioni che ho, cronometriche e non, vanno in direzione opposta, e questi valori verranno fuori già da domani. Siamo avanti sulle tabelle e lo dimostreremo”.
Cosa è mancato finora a livello di risultati?
“Dettagli ed episodi ci hanno condizionato in negativo. Ci è mancata in qualche occasione la lettura delle situazioni nei momenti chiave, ma credo che molto sia da imputare alla sfortuna, perché tra infortuni, cadute e malattie molto è andato per il verso storto e in un livello di eccellenza come il nostro anche le virgole fanno la differenza. Tommaso Dotti, sempre a un passo dalla finale A dei 1500, in questo senso, ne è l’emblema…”.
Quanto sarà importante gareggiare al Palavela davanti al pubblico di casa?
“Sarà fondamentale, credo sia la chiave di volta. Dopo questa prima parte di stagione il morale non può essere altissimo, ma sono convinto che proprio il pubblico saprà tirare su i ragazzi e li condurrà verso risultati straordinari. Gareggiare davanti ai propri amici, ai propri tifosi e alla propria famiglia tirerà fuori a tutti un qualcosa in più, dando serenità e convinzione: per fare il salto ci serve proprio questa spinta”.
Passiamo alla squadra. Cosa si può dire sulle staffette?
“Al maschile arriviamo da un’annata, quella 2015-16, in cui abbiamo fatto un grande exploit grazie alla possibilità di avere cinque atleti forti e intercambiabili. Poter cambiare strategia e sfruttare le migliori condizioni di forma di ciascuno è stato un vantaggio considerevole che, a causa dell’infortunio di Confortola, ci è venuto a mancare. Con il ritorno di Yuri ci guadagniamo in tecnica, carisma, esperienza e duttilità: non sarà forse al massimo della condizione ma averlo di nuovo con noi darà una grossa mano e ci permetterà di tornare imprevedibili”.
Mentre al femminile…
“Ci è mancato tanto così. Abbiamo commesso troppi errori nelle semifinali quando abbiamo avuto almeno due chance limpidissime di centrare la finale A e l’abbiamo mancata per delle sciocchezze. Non siamo riusciti a realizzare la prova perfetta ma abbiamo fiducia che possa arrivare qui al Palavela, anche perché abbiamo puntato su una formazione di esperienza che saprà sopportare le pressioni per convertirle in energia positiva”.
Arianna Fontana è la grande attesa della vigilia. Cosa ci puoi dire di lei? Come la vedi?
“Non sarei sincero se dicessi che arriva al 100% a questo appuntamento. Questa prima parte di stagione per lei tra infortuni e cadute è stata burrascosa e fisicamente quindi non può essere al top, ma una campionessa come lei sa tirare fuori il meglio in occasioni come queste e sono certo che la componente emotiva sarà davvero determinante. Gareggiare in casa, sul ghiaccio dove ha conquistato la prima medaglia olimpica della sua carriera, sarà uno stimolo in più”.
Hai scelto i tre uomini e le tre donne che gareggeranno nelle distanze individuali per concorrere al titolo overall?
“Sì, saranno Arianna Fontana, Lucia Peretti e Martina Valcepina tra le donne, Tommaso Dotti, Andrea Cassinelli e Davide Viscardi tra gli uomini. Ci tengo però a sottolineare che mi aspetto molto da tutti e 10 i convocati: sono convinto che l’atmosfera degli Europei ci trasformerà. Questa gara è troppo importante e so quanto ci tengono i ragazzi: sono pronti a stupire e a regalare emozioni a tutta l’Italia”.
Photo Credit: Francesco A. Armillotta