Sincronizzato, il trionfo delle Ice On Fire: “Una vittoria che parte da lontano. E che ricorderemo a lungo…”
Un’emozione “unica“, per usare le parole di Roberta Giuliani. Da allenatrice, lei, insieme a Gabriele Minchio, è una delle grandi artefici del trionfo delle Ice On Fire nei recenti Campionati Italiani dello scorso weekend. Primo titolo tricolore e per di più sul ghiaccio di casa di Trento per queste splendide ragazze che, dopo mesi e anni di lavoro, hanno provato l’enorme soddisfazione di ritrovarsi sul primo gradino del podio davanti alle Hot Shivers, da sempre la squadra di riferimento nel panorama italiano.
“Eravamo riuscite a superare le Hot Shivers per la prima volta lo scorso anno in una gara nazionale, prima nessuno ce l’aveva fatta ed è stata una giornata indimenticabile“, spiega Roberta Guliani. Poi, quest’anno, il successo nella finale del Gran Premio Italia e un’altra grande gioia ai Campionati Italiani. Successo sudato quello di domenica – 169.52 punti contro i 167.48 delle avversarie – ottenuto grazie alla rimonta nel libero e ad una gara più in generale da applausi con personal best sia nel primo che nel secondo segmento.
Il sincronizzato azzurro trova così, accanto alle Hot Shivers, un’altra realtà di eccellenza. Una competizione interna che non può che far bene alla crescita dell’intero movimento, e già certificata in tutte le ultime uscite. “Siamo nate nel 1998 e dopo un lungo percorso siamo riuscite a coronare questo sogno. Il primo, perché poi ce ne saranno altri… – spiega Roberta Giuliani -. Quella ai Campionati Italiani è stata una vittoria meravigliosa per le ragazze che l’hanno conquistata sul ghiaccio ma, più in generale, per tutta la nostra società del Circolo Pattinatori Artistici Trento, a partire dai volontari e dalle persone che ogni giorno si impegnano per supportare questa realtà“.
Una vittoria che ripaga anche dei sacrifici di quest’anno difficile, come racconta l’allenatrice: “Già dal primo lockdown ci siamo sempre tenute tutte in contatto per proseguire con lavoro off ice e non perdere l’allenamento. Certo, nel corso di tutti questi mesi abbiamo dovuto gestire situazioni complesse, ma non abbiamo mai mollato. Abbiamo voluto guardare avanti portando due programmi nuovi sul ghiaccio e prendendoci anche i nostri rischi. Il successo al Gran Premio Italia ci ha dato consapevolezza, e sabato e domenica tutto questo ci è servito. Quell’urlo di esultanza nello spogliatoio ce lo ricorderemo a lungo. Anche se poi abbiamo realizzato davvero la cosa solo ieri al risveglio…“.
Sia il programma corto, ricco di carattere e ispirato al libro “Una donna può tutto” che narra del reggimento di soldatesse e aviatrici russe che combatterono la Seconda Guerra, che il programma libero, tratto dalla leggenda giapponese del filo rosso del destino che lega ogni persona alla sua anima gemella, sono nati dal confronto e dalle idee dello staff e delle ragazze, proprio come deve essere un lavoro di squadra.
E il successo delle Ice On Fire, a pensarci, parte da lontano, con una programmazione attenta e lungimirante “Nel 2017 abbiamo varato un piano triennale con un nuovo organigramma, una gestione distinta e professionale delle giovanili e della prima squadra oltre a uno staff di primo livello – spiega Roberta Giuliani -. Se siamo arrivate gran merito è anche di tutto lo staff tecnico a partire da Gabriele Minchio, fondatore delle Ice On Fire e una figura imprescindibile per tutti noi. Poi Giorgia Brizio (ex pattinatrice delle Ice On Fire) per la preparazione atletica, Elisa Santini per la danza, Manuel Zanetti per la danza moderna, Brunella Valenti per il lavoro mentale, Riccardo Morelli per la parte coreografica e, da quest’anno, anche Linda Mariotti a supporto di noi allenatori. Ma non voglio dimenticare pure Andrea Dohani (allenatrice del Team Surprise), che ha collaborato con noi fino al 2018 e che ancora ci segue e dà feedback importanti. La sua influenza e i suoi insegnamenti, sia dal punto di vista tecnico che teorico, sono stati fondamentali per arrivare sin qui“.
E ora non si può che guardare avanti, al futuro: “L’intenzione è quella di diventare sempre più competitive a livello nazionale ed internazionale. Non abbiamo potuto prendere parte allo scorso Mondiale ma vogliamo viverci l’esperienza del prossimo anno – conclude Giuliani -. Ci concentreremo sulla crescita del nostro vivaio, da cui attingiamo giovani di talento, e siamo felici di ricevere richieste anche da fuori. La strada intrapresa è quella giusta e non vogliamo smettere di puntare in alto e di sognare“. E noi con loro.