Wheelchair Curling, l’Italia in Cina a caccia della qualificazione per le Paralimpiadi
L’Italia di wheelchair curling è a Pechino per centrare la qualificazione alla Paralimpiade del prossimo inverno (4-13 marzo 2022). A nove anni di assenza dall’ultima avventura iridata, gli azzurri si riaffacciano al Mondiale Gruppo A con il sogno di tornare ai Giochi per la terza volta nella storia dopo le partecipazioni di Torino 2006 e Vancouver 2010. La terza piazza ottenuta nel Mondiale Gruppo B in primavera a Lohja (Finlandia) ha spalancato le porte del sogno ed ora sta ad Angela Menardi e compagni compiere l’ultima impresa e trasformarlo in realtà all’Ice Cube di Pechino.
Oltre che dalla skip veneta, la formazione azzurra è composta da Egidio Marchese, Orietta Bertò, Matteo Ronzani e Paolo Ioriatti. Ioriatti ha preso il posto dell’infortunato Fabrizio Bich, pedina fondamentale nel torneo di Lohja che, per gli azzurri del ghiaccio, è un po’ come Spinazzola nell’Europeo di calcio vinto dalla Nazionale italiana di calcio guidata da Roberto Mancini.
Questo il racconto del responsabile tecnico Roberto Maino allo sbarco in Cina: “Il viaggio per Pechino è andato bene, anche se poi ovviamente ci siamo sottoposti a un’infinità di controlli e pratiche burocratiche. Oltre al green pass europeo, abbiamo fatto un tampone prima di partire, uno appena arrivati, abbiamo dovuto ottenere un qr code da un’istituzione della salute cinese e anche un altro code con dichiarazioni varie, soprattutto riguardanti il Covid, per poter scendere dall’aereo. In aeroporto siamo stati accolti con continue disinfezioni e verifiche. Ma è andato tutto bene“.
D’altronde, questi Mondiali rappresentano anche un test event in vista della Paralimpiade, come spiega Maino: “Per questo abbiamo dovuto aspettare in aeroporto l’arrivo di tutte le squadre. Ci hanno fatto trovare i bagagli in apposita zona dedicata a noi e un autobus per squadra. Soltanto quando tutti sono stati pronti a partire ci hanno fatto uscire dall’aeroporto in “parata” e ci hanno scortati fino alla struttura che ci ospita, dove siamo rimasti confinati nelle camere fino all’esito del tampone fatto in aeroporto che, comunque, è arrivato prima di cena. L’ospitalità della struttura e dei volontari è perfetta. Hanno accolto le squadre con un bellissimo mazzo di fiori e hanno recapitato i bagagli direttamente al piano delle camere. Adesso ci attendono alcuni giorni di “acclimatamento” per poi iniziare le gare nel fine settimana“.
Sono già otto le squadre qualificate ai Giochi di Pechino e l’Italia va a caccia di uno dei quattro pass rimanenti. Per ottenerlo però, dovrà compiere una vera e propria impresa, ovvero quella di piazzarsi in uno dei primi quattro posti del Mondiale Gruppo A, così da assicurarsi abbastanza punti per entrare tra le migliori 12 formazioni nel ranking internazionale.
Gli azzurri esordiranno sabato 23 ottobre alle 8.05 italiane (14.05 locali) contro la Svizzera, poi torneranno sul ghiaccio domenica 24 alle 3.05 contro la Scozia e alle 13.05 contro la Svezia. Doppio impegno anche per lunedì 25 con Stati Uniti (ore 8.05) e Norvegia (ore 13.05), così come martedì 26 con Corea del Sud (ore 8.05) e Slovacchia (ore 13.05), mercoledì 27 con i padroni di casa della Cina (ore 3.05) e Russia (ore 8.05) e giovedì 28 con Lettonia (ore 3.05) e Canada (ore 13.05).
Le prime due squadre del round robin si qualificheranno automaticamente alle semifinali di venerdì 29, mentre le formazioni classificate tra il terzo e il sesto posto nel girone all’italiana si affronteranno per guadagnarsi gli altri due posti. Le finali per l’oro e per il bronzo sono in programma per sabato 30 ottobre.