Wheelchair Curling, Spelorzi e i sogni sul ghiaccio tra mondiali di doppio e Pechino 2022
È una delle colonne portanti del wheelchair curling azzurro. Dopo aver partecipato alle Paralimpiadi invernali di Torino 2006 e Vancouver 2010, Emanuele Spelorzi sogna di riportare l’Italia ai Giochi per la prossima edizione di Pechino 2022. Dodici anni di assenza dal gotha della disciplina sono troppi per il nostro movimento e un motivo in più per farlo è la recente e prematura scomparsa dell’amico e compagno Andrea Tabanelli.
In un 2020 di così difficile interpretazione tra continui rinvii di manifestazioni, l’atleta piemontese ormai di stanza in Valle d’Aosta racconta: “Abbiamo ripreso gli allenamenti ormai da ferragosto, passando un’estate alternativa in cui ho fatto avanti e indietro tra Aosta e Cembra. Al posto delle solite vacanze estive, ho trascorso cinque weekend in Trentino con la mia compagna, Giuliana Turra. Questi allenamenti sono serviti per trovare il feeling giusto. Abbiamo dovuto prendere le misure, essendo anche una coppia nella vita quotidiana per non litigare sul ghiaccio“.
In tandem hanno partecipato alla prima fase del campionato di mixed doubles: “È una disciplina che mi piace molto, la trovo davvero divertente. Le partite sono più veloci e più dinamiche perché si sta meno tempo sul ghiaccio. Essendo soltanto in due rispetto alla versione tradizionale, ci si sente più nel gioco, più coinvolti e responsabilizzati“.
Quest’autunno avrebbero dovuto partecipare al torneo internazionale di Bratislava insieme ad altre due coppie azzurre, ma lo scoppio della seconda ondata della pandemia ha fatto sì che l’appuntamento in Slovacchia fosse cancellato. Covid-19 permettendo, il prossimo appuntamento dovrebbe essere la finale di mixed doubles sul ghiaccio del PalaTazzoli di Torino, che Emanuele sta già testando in questi ultimi giorni: “Ringraziamo la nostra società, la Disval, che ci permette di muoverci a spese zero e di prepararci per l’inverno anche in quest’autunno pieno di incognite. Il mio sogno? Per questa stagione è di partecipare ai Mondiali in coppia con la mia compagna. Guardando più avanti, invece, è volare a Pechino perché manchiamo ai Giochi Paralimpici da troppo tempo e Vancouver sembra davvero lontana. Bisognerà ritrovare l’amalgama come squadra e poi lottare. Non sarà semplice, perché il wheelchair curling è cresciuto tantissimo su scala mondiale e diventa sempre più difficile qualificarsi“.